Palcoscenico

Amo frequentare il teatro musicale di ogni tipo: tra le tante regie, ho messo in scena un melologo (Parisina di Vittore Veneziani, nel 2008, nella suggestiva Rocca di Verucchio, spettacolo che dava concretezza alla bella tesi di un grande amico e compagno di studi, Gian Francesco Amoroso), un’opera contemporanea (Atlas 101 del genialissimo Giovanni Mancuso, al Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso nel 2017), un’opera barocca (Zenobia, regina de’ Palmireni di Tomaso Albinoni, nel 2018, sempre a Treviso), un oratorio (La Resurrezione di Georg Friedrich Handel, al Teatro Comunale di Ferrara, nel 2020) e curato la mise en espace di parecchi concerti e spettacoli musicali, tra cui il risultato di un laboratorio su Gino Negri sviluppato in nel 2016 collaborazione col “mio” (ex) dipartimento di Beni culturali dell’Università degli Studi di Milano.

Anche nelle mie regie di spettacoli di prosa la musica (rigorosamente dal vivo!) è sempre protagonista: da La carne che siamo, progetto vincitore della call 2011 di MiTiCi – Parco dei Talenti Creativi indetta da Fondazione Milano, a storiedimpiegati, progetto sul lavoro vincitore della call 2012 di MiTiCi – Parco dei Talenti Creativi (ebbene sì, l’abbiamo vinta due anni di fila!). Questo progetto ha dato origine a una performance per otto corpi, s. m. / impiego di energia volto ad uno scopo determinato, e uno spettacolo, La bomba, con Valentina Rho e Maurizio Corbella, con cui abbiamo fondato la compagnia LeCall Theatre. La produzione successiva di LeCall è stato lo spettacolo La crepa, dove la drammaturgia testuale si intrecciava ad una drammaturgia musicale basata (anche) sulla cosiddetta Sonata a Kreutzer di Beethoven. Nel 2019 ha debuttato Deserto, uno spettacolo di teatro di narrazione (il cui testo ha vinto nel 2020 la XV edizione del Concorso Europeo per il Teatro e la Drammaturgia Tragos per la sezione Drammaturgia – teatro di narrazione) che racconta le vicende di Mariem Hassan, la principale cantante e ambasciatrice culturale del popolo saharawi.